Il Nostro Viaggio in India

Un viaggio dentro me

Sono felice di raccontarvi questa esperienza che, è stata meravigliosa anche grazie a Riccardo, bellissima scintilla divina con cui sto percorrendo questo percorso, non del tutto facile, ma sicuramente ricco di emozioni!!!

Un viaggio atteso da tempo. Un sogno che diventa realtà. Dopo tanti sacrifici, come una tigre che riesce a scappare da una gabbia per poi tornare nella sua libera terra, così mi sento io, qui ed ora. Semplicemente, India.

È come se fossi tornata a casa. Razionalmente, non so cosa mi connetta all’India. Ma, sento che in qualche modo io ne faccia parte.

Mai avrei pensato di poter dire: “Sono tornata a casa”. E con il cuore gioioso, in India, sento che a casa ci sono tornata. La casa della mia Anima.

Il suono della lingua del posto, i canti dei mantra che riecheggiano per le strade, la semplicità nei sorrisi, il caos non fanno altro che aumentare il mio entusiasmo ed il mio amore per quella che è la disciplina che rappresenta l’India: lo Yoga.

<< Questo è amore: Volare verso un cielo segreto, far cadere cento veli in ogni momento. Prima lasciarsi andare alla vita. Infine compiere un passo senza usare i piedi. >> Rumi

L’India vista da vicino

Ma l’India non è solo questo. Come un rumore improvviso che non blocca se stesso, così si presenta Delhi e poi Rishikesh al nostro arrivo.

Tra i Namaste, i sorrisi di chi ce l’ha fatta ad avere un piccolo spazio per sé, c’è l’estrema povertà accompagnata da un’estrema fede che porta a lasciarsi andare, a far fluire, ad accettare ciò che l’universo offre, in apparenza, senza chiedere di più.

L’odore forte dell’aria inquinata, i colori opacizzati dalle polveri marroncine dorate e la comprensione concreta che lo Yoga al di fuori degli ashram è la vita, è il combattere per la sopravvivenza. È il vero qui ed ora.

Il 2019 è stata la nostra prima tappa in India. Come una bambina in fasce, mi sono trovata cullata tra l’Himalaya ed il Gange, nella città dello Yoga: Rishikesh.

Cosa mi ha dato questo viaggio? Provo immensa gratitudine perché questo viaggio mi ha fatto sentire che nessuno è solo nell’universo. Guardandomi intorno ho potuto osservare e percepire ciò che negli scritti chiamano l’essere presente.

L’universo non ha sentimenti positivi o negativi. Nessuno è il privilegiato o il preferito, questo accade solo con gli “esseri umani”. L’universo o il creatore, Dio o Dea non sceglie chi gli sta simpatico o antipatico. Tutto accade semplicemente perché deve accadere con alla base la legge di azione e reazione: i Samskara.

ॐ Shanti ॐ

Prefazione di Cinzia Caldarola

Yogasutra I.1: Atha yoganushasanam

Ora ha inizio la disciplina dello Yoga

Il corso di formazioni insegnanti yoga

Il primo verso degli Yoga Sutra di Patanjali descrive esattamente il nostro stato d’animo. Dopo tanti anni di pratica e dopo aver frequentato altri corsi di formazioni di insegnanti Yoga, in questo momento tutto ci è parso come un punto di inizio. È come se tutto ciò che sia accaduto prima rappresentasse la gestazione e quello che abbiamo vissuto in India fosse la nascita vera e propria. Quel momento in cui tutto ha inizio, in cui tutto appare diverso. Colori, luci, sensazioni, profumi, tutto ha assunto una forma differente. Ora ha inizio la disciplina dello Yoga!

A differenza di quanto ci aspettassimo, il mese di gennaio non risparmia nemmeno l’India e la notte il freddo si fa sentire. Sveglia alle 4:30 di mattina, doccia e subito in shala (sala Yoga). Viste le temperature basse della mattina, la programmazione è stata modificata. Si comincia con la pratica dell’Ashtanga Yoga. Due ore di pratica intensa. Il corpo ora è caldo e dalle vetrate della shala, si intravede il sole farsi spazio tra le vette dell’Himalaya. Ora siamo pronti per la meditazione. Il sole comincia pian piano a prendere il sopravvento sul freddo della notte ed i cuori si scaldano. Da li, un susseguirsi di emozioni.

Il gioco si fa duro, il corso è molto serrato e gli insegnanti danno il massimo per trasferire tutte le nozioni possibili. Studio avanzato degli asana in vari stili, con particolare riferimento allo stile Ashtanga Yoga, Iyengar Yoga ed Hatha Yoga ed un susseguirsi di classi in un flusso quasi interminabile quali, Shatkarma, Yoga terapia, Meditazione, Anatomia dello Yoga, Pranayama, Filosofia dello Yoga. Il tutto interposto da una pausa pranzo con prelibatezze super speziate e da una pausa pomeridiana. Infine alle 21:00 stremati ma con il cuore pieno di gioia, giunge classe finale con studio e canto dei Mantra a ristabilire l’ordine alle cellule del nostro corpo strapazzate dalla pratica intensiva ed alla mente colma di sogni e nuove informazioni.

Esplorando i luoghi dell’anima

Durante l’ora libera pomeridiana e la Domenica (giorno libero) spesso coglievamo l’occasione di fare una passeggiata nei pressi dell’Ashram o nel centro di Rishikesh. Osservare le persone del luogo e poter parlare con loro ha definitivamente scolpito nel nostro cuore la convinzione che quella era la nostra casa, il nostro mondo. La vita scorre come il Ganga, fluisce senza fermarsi. I colori, i tuk tuk che si fanno spazio tra le mucche per strada, gli occhi dei bambini che giocano per strada, il riflesso della luce del sole sulle acque del Ganga, la spiritualità che si può toccare con mano, fanno da cornice ad una realtà in contrasto ma che ti attira con una forza inspiegabile.

Lo Yoga è l’India e l’India è lo Yoga. Così capisci che lo Yoga non è un percorso semplice e che merita rispetto e dedizione. Lo Yoga necessita una immersione totale per poter essere assorbito. Lo Yoga non è essere sempre felici o super in forma. Lo Yoga è combattere giorno per giorno per raggiungere i nostri obiettivi. Lo Yoga ci insegna ad essere presenti ed accettare quello che ci circonda rispettando noi stessi e l’universo circostante. Lo Yoga ci insegna ad essere guerrieri è combattere le nostre paure. Lo Yoga è l’essenza vitale che nutre il nostro corpo e la nostra anima. Lo Yoga è poter accettare chi siamo per quello che siamo, traendo sempre il meglio di noi, accettando i nostri limiti ed usando gli stessi per essere il meglio che possiamo. Lo Yoga è l’universo e noi ne siamo parte.

Torneremo in India appena possibile ma la cosa più importante che abbiamo imparato è che possiamo e dobbiamo vivere quelle sensazioni ovunque, senza distinzione di luogo. L’India è una terra magica che ha bisogno di imparare dall’occidente e l’occidente ha tantissimo da imparare dall’India. Se le due cose si mescolassero come per osmosi, il mondo diverrebbe certamente migliore.

Ci rivedremo cara India!

Namaste

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Buona pratica!

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