Le controindicazioni del Reiki

Di seguito faremo un analisi per conoscere meglio il Reiki e sciogliere alcuni dubbi in merito alle sue eventuali controindicazioni e pericoli, cercando di rispondere ad alcune opinioni negative su questa disciplina. Essendo una disciplina del benessere e come tale basata sui principi dell’olismo, questa pratica non dovrebbe celare dei pericoli. Sei curioso di saperne di più? Bene, continua a leggere e cercherò di aiutarti a conoscere un pochino meglio questa disciplina attraverso il mio punto di vista.

Ci sono controindicazioni o pericoli nel praticare Reiki?

Mi è capitato di confrontarmi con persone che avevano un’opinione negativa del Reiki. Molto spesso, queste opinioni si basavano su cose che avevano sentito o letto in rete ma spesso espresse da persone con una scarsa conoscenza della materia o che esprimono la loro opinione basandosi su preconcetti infondati.

A volte mi vengono poste alcune domande relative alle controindicazioni che questa pratica possa avere. Tra le tante ho selezionato le seguenti domande in quanto sono quelle più frequenti:

  • Ci sono pericoli nel praticare Reiki?
  • La pratica Reiki può avere conseguenze negative?
  • É vero che il Reiki è pericoloso per la fede religiosa?
  • Il Reiki è compatibile con le religioni cristiane?

Queste sono solo alcune delle domande che mi vengono poste da persone curiose o dai partecipanti durante i corsi di formazione. Anche tu ti stavi ponendo gli stessi dubbi? Se si, di seguito risponderò alle domande sperando di poter esaudire la tua curiosità e farti comprendere che il Reiki è una pratica senza controindicazioni.

Ci sono pericoli nel praticare Reiki?

A questa domanda, ti rispondo con un’altra domanda: Secondo te, ci sono pericoli nel praticare una disciplina olistica atta ad insegnarti a prenderti cura di te stesso, degli altri e di ogni essere vivente e non vivente che ti circonda? Se la tua risposta alla mia domanda è no, allora potrai ben capire che lo stesso vale per il Reiki!

Molto spesso tendiamo a temere qualcosa che non conosciamo e questo è un istinto naturale e grazie al cielo ne siamo dotati! Per spiegare questo principio uso il classico esempio del fuoco. Quando abbiamo visto per la prima volta nella nostra vita il fuoco, ne siamo stati attratti e con molta probabilità tutti noi ci abbiamo messo, almeno una volta nella nostra vita, la mano sopra. La conseguenza è che ci siamo scottati. Da quel momento abbiamo compreso sia consciamente che inconsciamente che il fuoco è pericoloso e ne siamo stati a debita distanza.

Da quel momento il nostro istinto ci ha tenuti lontani dal fuoco evitando così di farci male. Poi, crescendo, grazie allo studio ed all’osservazione, ci siamo resi conto che il fuoco è necessario e viene usato per una miriade di cose utili tra le quali: cucinare, riscaldarci, fondere la materia creando e dando forma agli oggetti che ci agevolano la vita quotidiana ed inoltre abbiamo scoperto che in passato ha aiutato l’uomo a difendersi dagli animali feroci tenendoli a debita distanza. Ancora oggi in alcune culture tra le quali quella indiana il fuoco è un elemento atto alla purificazione. Insomma, come vedi il fuoco è un elemento essenziale per la vita quotidiana. Grazie alla conoscenza abbiamo imparato che il fuoco è stato una delle più grandi scoperte che l’uomo abbia mai fatto.

Dall’esempio del fuoco comprendiamo metaforicamente come una cosa possa essere pericolosa, nociva ed allo stesso tempo benefica e di vitale importanza a seconda di come viene vista o usata. Il Reiki non è affatto pericoloso. Come per tutte le cose, se il Reiki viene usato nel modo sbagliato ovviamente può generare degli effetti negativi. Va considerato che spesso le persone chiedono aiuto ad un Master Reiki per risolvere problemi psicologici, fisici e sociali. Gli operatori ed i Master Reiki devono conoscere perfettamente i limiti entro i quali possano esercitare la loro professione. In tanti casi sarà necessario consigliare all’utente che richiede aiuto di rivolgersi a dei professionisti dell’ambito medico evitando di trarne vantaggi e benefici economici a discapito degli utenti. Perciò, se stessi pensando di intraprendere il percorso per diventare operatore Reiki capirai bene che sarebbe meglio affidarsi ad un centro di formazione Reiki che ponga l’accento sull’etica dell’operatore piuttosto che sul rilascio di un mero certificato.

Da questo si evince che il Master Reiki, attraverso gli insegnamenti e dandone esempio nella vita quotidiana, ha il dovere di insegnare l’etica. Durante il percorso di studi, ove possibile, il Maestro dovrebbe assicurarsi che i futuri operatori e Maestri Reiki da lui formati, abbiano compreso e che siano pronti a rispettare i principi etici in modo naturale.

Ritornando alla domanda: Il Reiki è pericoloso? La risposta è no. Il Reiki non è affatto pericoloso poiché alla base della pratica c’è puro amore. Cosa potrebbe rendere pericoloso il Reiki? Il Reiki potrebbe diventare pericoloso a causa dell’operatore che lo utilizza in modo errato, ad esempio, consigliando agli utenti di lasciare le proprie cure mediche affidandosi solo ai propri trattamenti, oppure, non rispettando gli utenti giudicandoli e ferendoli con la parola, portandoli a pensare di non essere abbastanza, di non essere adeguati.

La stessa cosa vale per i Master Reiki, con l’aggravante che ci sono alcuni Master Reiki (fortunatamente pochi) che tendono a fare setta, convincendo le persone che senza di loro non possono evolversi, e tenendoli stretti a loro per anni, approfittando delle loro debolezze. Se ti stessi affacciando per la prima volta al Reiki e volessi frequentare i corsi, è bene che tu sappia che, una volta apprese le tecniche fornite durante i corsi di formazione, dovresti essere in grado di evolverti in autonomia e quindi senza l’ulteriore supporto del Master Reiki.

Ovviamente se tu sentissi la necessità di un confronto è bene che il Master Reiki sia disponibile ad aiutarti attraverso le sue consulenze professionali. Nel momento in cui dovessi sentire di non poter fare a meno della guida del tuo Master Reiki poniti alcune domande per capire se si fosse creato un attaccamento nocivo per la tua evoluzione e se possa essere arrivato il momento di consultare un altro maestro o meglio ancora di cercare in te la soluzione ai tuoi dubbi. Quando l’attaccamento è esagerato, salvo che non si sia creato un transfert con il Maestro, molto spesso significa che potresti avere bisogno di consultare un professionista nell’ambito medico per comprendere l’origine della tua impossibilità di risolvere i tuoi blocchi pur seguendo la guida di un Maestro Reiki da tempo.

Il Reiki è un percorso individuale ed insegna a fidarsi di sé stessi. Il Master Reiki è solo il trampolino che aiuta allo slancio iniziale attraverso i corsi di formazione Reiki.

La pratica Reiki può avere conseguenze negative?

Vediamo insieme se il Reiki possa avere conseguenze negative sui praticanti o su chi riceve un trattamento. A questa domanda potrei dare la stessa risposta del paragrafo precedente. Aggiungo alcuni aspetti importanti che vengono spesso usati per discriminare il Reiki. Anche se molto raramente, può capitare che, a seguito della pratica Reiki o di un trattamento Reiki si possano avere dei lievi sintomi dovuti alla purificazione. Tra questi generalmente vengono menzionati il vomito, la dissenteria, il mal di testa e la febbre. Questi aspetti spesso vengono associati al fatto che questa pratica possa avere a che fare con l’esoterismo e che questi siano gli effetti collaterali di un fantomatico effetto del demonio.

Se avessi letto i paragrafi precedenti sono sicura che tu abbia capito che il Reiki abbia tra i suoi benefici quello di aiutare il corpo ad espellere le tossine che sono la causa dei disequilibri energetici e fisici nell’organismo. Qualsiasi pratica di depurazione, incluse le diete detox, danno gli stessi sintomi descritti sopra in modo molto più evidente e con molta più frequenza del Reiki.

Quindi mi chiedo, prendendone atto, credi anche che questi effetti collaterali, chiamati crisi di guarigione o crisi eliminativa (nell’Igienismo), possano avvenire per mano del demonio oppure a questo punto è ben chiaro anche a te che sono lievissimi effetti dovuti al fatto che prima di essere espulse le tossine entrano nel circolo sanguigno causando questi lievi sintomi? Tra l’altro, come già evidenziato, questa crisi di guarigione avviene davvero molto raramente a seguito di uno o più trattamenti Reiki. Se dovessi essere tra i pochi ad avere questi sintomi, ritieniti fortunato di poter toccare con mano l’efficacia del Reiki e che il tuo corpo stia reagendo ripulendosi dalle tossine.

É vero che il Reiki è pericoloso per la fede religiosa?

Perché mai il Reiki dovrebbe ledere la tua fede? Questa domanda tra le tante è la più bizzarra. Se io credessi profondamente in Dio o fossi un seguace di qualsiasi religione perché mai dovrei cambiare idea a seguito della frequenza di un corso Reiki o ancor di più dopo aver ricevuto un trattamento Reiki?

Così come il Reiki, pur essendo una tecnica di guarigione naturale non deve sostituirsi in nessun modo alla medicina allopatica o ad altre cure naturali e di conseguenza alle cure in corso, allo stesso modo, essendo anche una pratica spirituale non dovrà mai interferire con il credo religioso dei praticanti.

Il Reiki ci ricorda che siamo energia divina e questo non dovrebbe far altro che ricordarci che esiste una energia universale e divina che ci pervade e ci guarisce quando ne abbiamo bisogno. Ora ti chiedo la cortesia di riflettere su un aspetto. Secondo le ultime statistiche parrebbe che nel mondo vengano praticate circa 10.000 religioni. Si hai letto bene e se pensi che io abbia commesso un errore digitando qualche zero in più, te lo scrivo in lettere: diecimila! Buddhismo, Cristianesimo, Induismo, Giainismo, Taoismo, Shintoismo, Ebraismo, Confucianesimo e così via. Immagino che tu voglia che le trascriva tutte ma anche io devo fidarmi delle statistiche in quanto, come te, ne conosco pochissime!

Ora, detto questo, pur non essendo un teologo e non avendo una piena conoscenza dell’argomento, per quanto ne sappia, la maggior parte di queste religioni fanno proselitismo e quindi cercano in qualche modo di indurti a pensare che il loro credo sia migliore del tuo inducendoti a convertirti riportandoti così sulla retta via attraverso la loro fede.

Il Reiki non fa proselitismo e nessun Master Reiki che segue le regole etiche dovrebbe mai interporsi tra te e la tua religione. Tu sei un essere umano libero di pensare e di credere in quello che senti ti faccia stare bene.

Se fossi ateo, dopo aver conosciuto il Reiki, con molta probabilità comprenderesti che non siamo fatti solo di materia e probabilmente, questo ti potrebbe avvicinare nel credere in un’entità superiore.

Se fossi un credente, di qualsiasi religione, il Reiki dovrebbe rafforzare la tua fede nel divino e quindi di conseguenza questo non potrebbe far altro che avvicinarti ancora di più al tuo Dio ed alla tua fede. Il Reiki pur essendo una pratica spirituale, non fa parte delle 10.000 religioni praticate al mondo e non intende farne parte!

Spesso si confonde la parola spiritualità con religione. La spiritualità ci aiuta a trovare l’Assoluto o Dio all’interno di noi stessi mentre la religione potremmo descriverla come una serie di rituali atti ad adorare ed a mettersi in contatto con Dio. Come puoi notare, le due cose devono necessariamente andare di pari passo e non in antitesi come spesso si possa erroneamente pensare.

Come potrei credere in un Dio esterno se prima non trovassi la divinità all’interno di me stesso? Il Reiki ci aiuta a percepire che siamo esseri divini e questo dovrebbe essere alla base di ogni credo religioso. Se non credo di essere divino non posso credere in un essere divino visto che quest’ultimo è onnipresente in ogni cosa vivente e quindi è anche parte di noi.

Se poi, alcuni Master Reiki o operatori Reiki esercitassero qualche pratica Reiki a me sconosciuta che possa indurre i praticanti ad allontanarsi dal proprio credo religioso, sappiate che questo non è Reiki.

Aggiungo alcune altre considerazioni in merito alla compatibilità tra il Reiki e le religioni cristiane.

Il Reiki è compatibile con le religioni cristiane?

Una delle maggiori fonti in contrasto con la disciplina deriva da un retaggio religioso. La chiesa cattolica e le chiese cristiane in particolare, hanno posto delle obiezioni riguardo la pratica riconoscendola come “deviante”. Come anticipato nei paragrafi precedenti, è anche possibile che ci siano dei Master Reiki e operatori Reiki che potrebbero usare la pratica in modo poco etico anche se ad oggi ci siamo quasi sempre confrontati con Maestri ed operatori onesti che operano in modo etico.

Allo stesso modo, molto più spesso sentiamo parlare del coinvolgimento della chiesa cattolica in atti osceni contro i bambini e di un numero elevato di preti pedofili. Questo non dovrebbe ledere in nessun modo la chiesa cattolica in quanto ci sono tanti preti onesti che svolgono con il cuore la loro missione di vita ed allo stesso tempo ci sono alcuni preti disonesti che abusano della loro posizione per fare atti violenti e lesivi verso gli altri.

Questo dovrebbe farti riflettere e dovrebbe far riflettere la chiesa stessa prima di fare affermazioni gravi contro la pratica del Reiki e tutte le discipline olistiche che nulla hanno di nocivo se non a causa della mancata etica dei pochi che svolgono queste discipline in modo non corretto e coerente con l’etica della disciplina stessa.

Al contrario, molto spesso il Reiki avvicina nuovamente alcune persone che avevano dubbi sulla propria fede al loro credo in quanto il Reiki si basa sull’energia universale/divina che ognuno interpreterà a suo modo in base al suo credo religioso o filosofico.

Mi auguro che queste mie considerazioni possano averti aiutato a comprendere meglio che diffamare una pratica senza conoscerla a fondo è sempre sbagliato e che se lo volessi potresti approfondire il Reiki senza nessun rischio per la tua persona e per la tua fede religiosa.

La nostra volontà, come scuola, è quella di insegnare le discipline del benessere e dissentiamo da qualsiasi uso non appropriato del Reiki e delle discipline olistiche in generale.

Se avessi altri dubbi riguardo questo argomento, scrivimi pure per avere un confronto costruttivo.

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Buona pratica!

ॐ Shanti ॐ

4 comments on “Le controindicazioni del Reiki

  1. Paola 9 Dicembre 2023 / Reply

    Bellissimi articolo, complimenti!
    Semplice e dettagliato.. alla portata di tutti.
    Grazie

  2. Corrado 11 Gennaio 2024 / Reply

    Namaste, per la fede cattolica ciò che non viene da Dio viene dal demonio, come faccio a sapere se ciò che faccio (trattamenti) viene dal bene e non dal male?
    Io ho fatto il mio percorso per poter fare del bene, ma ora ho il dubbio che, l’energia che utilizzo non sia una concessione del bene ma un inganno del male.
    È un dubbio che ho voluto condividere con voi perché cerco risposte.

    • Yogandria Academy 11 Gennaio 2024 / Reply

      Namasté Corrado,

      ti ringrazio per il tuo commento, sono sicura che, come te, ci saranno altri praticanti che stanno cercando questa risposta.

      È importante notare che il Reiki è basato sull’idea di energia pura, la stessa energia che risiede in ciascuno di noi. Questa energia, essendo intrinsecamente pura, essendo energia Divina, non può derivare da fonti negative. Durante le sessioni di armonizzazione, l’operatore Reiki diviene un semplice canale per questa energia, facilitando il ripristino dell’armonia e dell’equilibrio per sé stesso e per gli altri.

      Il tuo desiderio di discernere tra il bene e il male nelle tue azioni è lodevole. Nel Reiki, l’intento di portare guarigione e benessere è ciò che guida il praticante. Inoltre, considera che in nome di Dio, l’uomo è stato capace di uccidere, massacrare e violentare milioni di persone. Secondo te, era questo il messaggio che Dio e Gesù Cristo volevano darci? A me non sembra. Eppure, l’uomo è stato capace di interpretare a suo modo un messaggio divino e renderlo barbarico. Come ben sai, anche altri gruppi religiosi hanno fatto e fanno altrettanto, eppure, in nessun testo sacro, che funge da guida per le varie religioni, è citato un passo o più passi che invitano i seguaci di quelle religioni a commettere tali atti. Quindi, come vedi, a noi vengono forniti i mezzi per la nostra crescita spirituale, ma il modo in cui noi utilizziamo questi mezzi, questi strumenti di crescita, dipende solo da noi. Nessun uomo buono avrebbe mai potuto commettere tali atti e interpretare in modo errato ciò che gli scritti sacri volevano trasmettere. Per questo è importante il discernimento.

      Da quello che leggo dal tuo messaggio, le tue intenzioni sono sempre state positive, prenditi del tempo per ritrovare la motivazione che ti ha fatto iniziare questo percorso e scegli in base a ciò che ti fa stare bene, poiché il Reiki si basa sulla tua felicità interiore.

      Spero che questa spiegazione possa rassicurarti sulla natura positiva e benefica di queste pratiche e ti auguro un buon cammino.🙏

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